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lunedì 19 aprile 2010

Stiamo lavorando per voi...



Pochi giorni fa mi sono imbattuto in un video girato dal
dottor Roberto Topino, specialista di medicina del lavoro.
Questa ripresa amatoriale mostra una zona di Torino nota ai più, ovvero il cantiere per la TAV
tra corso Vittorio Emanuele II e Corso Bolzano, circa all'altezza del carcere Le Nuove.
E fin qui nulla d'anomalo.
Chissà quante innumerevoli volte sarete passati da quelle parti ed avrete sicuramente rivolto lo sguardo a quell'immenso cantiere che tra gru e rimorchi cela un piccolo segreto che il dottor Topino ha svelato a chi, come me, non si intende di Amianto.
Altre parole sarebbero superflue, ed e per questo che lascio la parola al Dott. Topino affinchè capiate quanto interesse ci sia da parte della Regione Piemonte in primis, affinchè la nostra salute venga tutelata!
Ci preoccupiamo e guardiamo sbigottiti l'evolversi del "processo Eternit" di Casale, pensando ad un caso isolato ed irripetibile senza renderci minimamente conto di ciò che ci vien fatto sotto il naso.
Per di più i mezzi di stampa tacciono sull'argomento, forse per paura di ritorsioni da parte del fronte politico.
Ringrazio vivamente chi ancora ha la forza e la volontà di reagire alle bugie che ci vengono raccontate ogni giorno, dandoci la possibilità di venire a conoscenza di fatti che i normali mezzi d'informazione volutamente ignorano.


VIDEO DEL DOTT. ROBERTO TOPINO (Torino 11/04/2010)

giovedì 8 aprile 2010

Ora o mai più!


In questi giorni passati, la scena è stata tutta dedicata alla Chiesa di Roma ed ai suoi "focosi" vicari, ma c'è un altro argomento che un po' alla volta sta prendendo piede, generando sempre più rumore, un rumore tanto fragoroso da far quasi male.

Sono alcuni mesi che si parla di una possibile svolta riguardo la posizione dello Stato italiano nei confronti delle "mafie" (anche se nello specifico riguarda Cosa Nostra, preferisco generalizzare per non fare torto alcuno).

Martedì mi son imbattuto in alcuni articoli scritti a due mani da MASSIMO CIANCIMINO (figlio di Vito Ciancimino, ex-sindaco DC di Palermo) e FRANCESCO LA LICATA (ex-giornalista de LA STAMPA).

Questi scritti hanno risvegliato in me pensieri sopiti, incubi da "Repubblica delle banane", ma purtroppo terribilmente reali ed attuali.

Premetto di non ritenere Massimo uno stinco di santo, anzi, il fatto che fosse colluso con ambienti mafiosi non è un segreto per nessuno (infatti sta scontando una pena per ciò), ma le notizie che sta rendendo pubbliche ultimamente (da famoso "papello, fino al caso ROS-MAFIA) chiamano in causa personaggi politici della prima e seconda Repubblica.

Ricordo che dopo le sue rivelazioni riguardo un colloquio STATO - MAFIA in seguito alle stragi di Capaci e via D'Amelio, le più alte cariche dello stato e no, si mobilitarono per screditare queste frasi ritenute "dicerie, inutile chiacchiericcio da bar"; mai lo stato sarebbe sceso a patti con associazioni mafiose, secondo loro...

Eppure un fondo di verità c'è...se si vanno a vedere le origini politiche di personaggi come Renato Schifani (presidente del Senato) e Toto' Cuffaro (ex presidente della Regione Sicilia), queste non risultano del tutto trasparenti.

Molti sono i personaggi politici implicati, a quanto pare, in un più che possibile rapporto STATO - MAFIA!

Inutile dire che molti cittadini italiani si illusero dopo lo scandalo Tangentopoli e la caduta della PRIMA REUPUBBLICA, d'essersi liberati della feccia politica che si era annidata nei meandri più nascosti della macchina statale.

Ed invece questa subì solo una metamorfosi, si adatto' per sopravvivere e per parecchi anni fece perdere le proprie tracce tornando a strisciare tra le mura dei palazzi che contano...

Ora più che mai, dato che il tutto ci viene riproposto dalla cronaca recente, ogni singola persona deve maturare l'idea di cambiamente per sè, ma soprattutto per coloro che verranno dopo di noi, affinchè si eviti il peggio...